|
|
|
|
|
Ai centri e servizi diurni per disabili sono abbinati interventi e servizi domiciliari e di integrazione sociale e scolastica.
Servizio Educativo e di Aiuto Domiciliare |
|
Il Servizio Educativo e di Aiuto Domiciliare (S.E.A.D.) mira ad affiancare ed integrare le diverse risorse territoriali disponibili, garantendo direttamente a domicilio dell'utente, in particolare se in stato di gravità , prestazioni di osservazione, valutazione, supporto educativo e d'integrazione sociale alla persona disabile e alla sua famiglia.
Il termine domiciliarità è utilizzato frequentemente per indicare un modo di intendere le politiche sociali e i servizi. La domiciliarità intesa in senso educativo è la peculiarità di questo servizio in quanto da nuovo senso ai possibili interventi perchè assume il soggetto disabile in termini di globalità considerando tutti gli aspetti della vita e della propria specifica evoluzione. Entrare nell'habitat familiare sembra essere una modalità privilegiata per l'intervento a sostegno della famiglia stessa e nel contempo a sostegno dei processi di autonomizzazione, di integrazione sociale dei soggetti in situazione di difficoltà , rispetto alla cura di sè e alle necessità di vita relazionale e sociale.
La metodologia del lavoro attuata è quella di rete, in quanto il servizio mette in relazione differenti figure professionali appartenenti a differenti enti (ASL, Cooperative sociali, Centri e servizi per disabili, Associazioni e realtà del territorio in generale) attivando, dove è possibile, quelle realtà significative per i soggetti disabili in carico al SEAD.
Si tratta di interagire con la comunità in termini di risorse formali e informali promovendo sensibilità , avvicinamento collaborazione e disponibilità del territorio verso coloro che si trovano in situazione di svantaggio.
Il Sead si propone come servizio temporaneo con obiettivi di:
1. Osservazione e valutazione della condizione del soggetto disabile e del proprio nucleo familiare
2. Supporto educativo per la persona disabile in carico
3. Sollievo famigliare
4. Integrazione sociale alla persona disabile
5. Accompagnamento all'inserimento in centri e servizi
- Entrando a diretto contatto con il soggetto disabile ed il proprio sistema famiglia l'educatore ha modo di osservare le dinamiche, le relazioni e di valutare l'effettiva situazione nel tentativo di individuare e costruire un intervento efficace per la persona in carico.
- L'intervento effettuato ha una valenza prettamente educativa (eccetto casi in cui venga richiesta una figura di tipo assistenziale) avvalendosi dell'apporto professionale della figura dell'educatore. Questa figura mirerà a strutturare un intervento teso alla valorizzazione, al potenziamento e/o mantenimento delle risorse del soggetto in carico.
- Il sollievo familiare è un obiettivo di notevole rilevanza per un servizio come il SEAD, spesso le famiglie dei soggetti in carico appaiono stanche, chiuse in loro stesse e su se stesse. L'educatore in questo caso diviene una risorsa per il soggetto disabile e anche per la sua famiglia, sia perchè la rende più libera consentendogli temporaneamente di distaccarsi dal proprio figlio/a, sia perchè rappresenta una persona nuova che entra in casa portando argomenti, relazioni, occasioni di confronto. In situazioni di particolare urgenza il SEAD può essere attivato con questo obiettivo prioritario nei casi di situazioni familiari in particolare in difficoltà nella gestione del proprio figlio/a.
- Fra gli obiettivi principali del Sead vi è anche l'integrazione sociale, in cui l'educatore svolge una funzione di ponte, fra il soggetto e le realtà formali e/o non formali del territorio (enti, servizi pubblici, associazioni, gruppi di volontariato, parrocchie etc.) nel tentativo di alleggerire il soggetto e la propria famiglia dall'isolamento che spesso caratterizza certe situazioni e collegarlo con la comunità ove è possibile. L'educatore può accompagnare la persona disabile verso un gruppo di volontariato, una parrocchia, un gruppo di coetanei, sportivo a seconda gettando le basi per una prima relazione e portando avanti un lavoro di rete che possa avere continuità .
- Il Sead spesso ha come obiettivo finale l'individuazione, l'accompagnamento e il passaggio in carico della persona disabile ad una risorsa/servizio del territorio (es. Centro Diurno Disabili, Centro residenziale, Servizio di formazione all'autonomia, Borsa lavoro etc.), risorsa che si caratterizza come il servizio più appropriato alla situazione del soggetto.
Soggetti con grave disabilità
Si tratta di un servizio rivolto a chi presenta problemi di autonomia ed incapacità nella gestione di sè, nello svolgimento delle attività quotidiane e nei rapporti con il mondo esterno.
Nuclei Familiari
Sono destinatari del servizio anche i nuclei familiari che hanno difficoltà a garantire l'assistenza e il supporto necessari ai propri familiari disabili.
Disabili fisici
Disabili divenuti tali in seguito ad incidenti (traumi da incidenti stradali, traumi da aneurismi e/o ictus, malattie degenerative) con compromissioni principalmente a livello fisico. Spesso sia questi soggetti, sia le loro famiglie si trovano in una situazione molto difficile, necessitano di un accompagnamento nell'accettazione della propria situazione e nel tentare un reinserimento nella comunità con suddette nuova identità .
Quest'ultima tipologia di utenti è in aumento con il passare del tempo e la situazione attuale dei servizi non è ancora in grado di proporre loro delle soluzioni adeguate, in questo scenario di insufficienze il SEAD si inserisce come una risorsa molto preziosa per queste persone che necessitano di un accompagnamento nell'accettazione della nuova ed improvvisa situazione.
|
|
Servizio Educativo per l'Integrazione Scolastica |
|
Il Servizio Educativo per l'Integrazione Scolastica (S.E.I.S.) interviene in ambito scolastico e prescolastico ed è articolato, generalmente, su sei giorni alla settimana per la durata del calendario scolastico nel rispetto degli orari dei singoli Istituti scolastici. Il S.E.I.S. può essere svolto anche in contesti extrascolastici in accordo o su gestione della scuola al fine di favorire l'inserimento nel territorio e l'orientamento lavorativo.
L'Educatore sviluppa il proprio intervento sia affiancando l'alunno disabile all'interno della classe sia prevedendo momenti di attività individualizzate.
Le modalità e la durata dell'intervento sono concordate, per ogni singolo utente, tra l'èquipe dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e l'èquipe del Servizio Sociale di Base, gli operatori della Cooperativa ed il personale scolastico (Insegnanti, Insegnanti di sostegno e Dirigenti).
Gli educatori del Servizio partecipano, se necessario, ai Consigli di Classe per un raccordo funzionale tra le diverse figure professionali.
Il Servizio Educativo per l'Integrazione Scolastica ha carattere essenzialmente educativo e sociale.
Finalità dell'intervento è quella di concorrere alla realizzazione del principio dell'integrazione scolastica e sociale dei minori disabili dando luogo ad interventi qualificati ed attenti alla dimensione umana, in un quadro di attività socialmente motivate.
Obiettivo generale del Servizio è lo sviluppo delle potenzialità del minore: nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione e nell'autonomia personale e sociale attraverso Progetti Educativi Individualizzati.
Il Servizio si propone di valorizzare le abilità di ogni minore, rendendo possibile una vita di relazione ed agendo sulla globalità della situazione coinvolgendo la famiglia, la scuola, i Servizi sanitari e territoriali e in particolare il gruppo dei pari.
L'obiettivo da perseguire à pertanto quello di creare le condizioni che consentano la piena realizzazione esistenziale del soggetto, in rapporto alle competenze e alle capacità del soggetto stesso.
Il Servizio ha come finalità il benessere del minore nella sua globalità : intellettiva, fisica, emozionale, affettiva e culturale, con lo scopo di favorire al massimo l'armonico sviluppo psicofisico.
Nello specifico il Servizio si propone di garantire prestazioni socio-educative, pedagogiche, assistenziali e di sostegno didattico.
Gli obiettivi sono riconducibili a:
- accettazione della nuova realtà rappresentata dal gruppo classe;
- stimolazione alla socializzazione con l'ambiente sociale;
- promozione della piena formazione della personalità del soggetto e conseguente maturazione dell'identità ;
- sviluppo delle competenze cognitive, espressive, affettive, motorie e manipolative;
- potenziamento e sviluppo dell'autonomia;
- conoscenza della realtà .
Di primaria importanza sarà permettere al minore, anche con gravi problemi, di poter vivere un'esperienza scolastica in modo positivo, garantendo a lui ed alla famiglia un servizio inserito nella propria realtà territoriale.
Dietro precise e specifiche richieste la nostra Cooperativa attiva anche servizi ed interventi didattici attraverso la figura dell'insegnante di sostegno.
Utenti del Servizio Educativo per l'Integrazione Scolastica sono bimbi/e, ragazzi/e in età evolutiva, dal primo anno di vita e minori di anni 18 che presentano disabilità di vario livello e natura, ascrivibili a variabili di tipo genetico, psicologico, traumatico o socio-ambientale.
Diagnosi cliniche che vanno dunque dal ritardo mentale, al deficit motorio e/o sensoriale, ai problemi psicologico-relazionali, comportamentali ed adattivi, dell'apprendimento, alle psicopatologie.
Riguardo ai destinatari diretti del servizio possiamo individuare due aree di interesse prioritario:
- la tipologia di disabilità della persona;
- l'ordine di scuola (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado) o i luoghi di vita frequentati dal minore che in diversa misura intercettano la sua esperienza scolastica.
Ovviamente il differenziale per età ha un peso particolare nell'affrontare gli interventi relativi ai soggetti in età evolutiva al fine di prevedere la contestualità e la tempestività delle prestazioni, anche di natura educativa e sociale, atte a consentire il maggior numero possibile di interventi per ogni singolo soggetto e ad impedire l'aggravamento della situazione e l'instaurarsi di uno svantaggio esistenziale.
|
|
|
|
|
|
|
|